
Un approccio moderno e consapevole

Valorizzare il vitigno autoctono “Uva di Troia” significa in primo luogo limitare al massimo l’impatto ambientale.
Ogni fase di lavorazione è poi il connubio perfetto tra passione umana e tecnologia vitivinicola.
Dalla ricezione “a tappero” alla soffice diraspatura fino alle delicatissime pompe peristaltiche di movimentazione del mosto: tutto mira a non sollecitare i preziosi acini.
Oltre al rimontaggio, l’estrazione dei profumi, tannini e colore è garantita dalla tecnologia del “cappello sommerso” che imprigiona la vinaccia nel mosto migliorando l’estrazione dei componenti nobili dell’acino. Le vinacce sono affidate poi ad una pressa delicata per ottenere mosto fiore intatto.
